GRUPPO SCOUT RIMANE ATTIVO ANCHE DURANTE LA QUARANTENA

Secondo alcune testimonianze, molti gruppi scout sparsi in tutta Italia continuano a fare il possibile per non interrompere le loro attività, lavorando a distanza e aiutando chiunque si trovi in difficoltà.  

La squadriglia delle Antilopi, appartenente al gruppo scout del Roma 122,  nonostante la distanza  e la quarantena, ha continuato a lavorare alla loro specialità, ovvero alla  specialità Internazionale che  a causa del Covid-19, non hanno potuto portare a termine. Ma sembrerebbe che le ragazze, grazie all’appoggio dei loro capi scout, abbiano trovato una soluzione per riuscire a raggiungere il loro obbiettivo. La loro soluzione è stata quella di incontrare gruppi scout di altre regioni via Zoom, una piattaforma creata appositamente per video chiamate.  Siamo riuscite ad intervistare alcune ragazze della squadriglia e questo è quello che hanno esposto: Cos’è che vi ha spinto a voler a prendere la specialità Internazionale?”

“L’idea di prendere la specialità internazionale è nata dalla nostra curiosità e dal nostro spirito d’avventura. Volevamo apprendere nuovi modi di fare scoutismo, conoscere ciò che ci differenzia e ci accomuna agli altri scout nel mondo, e per farlo non potevamo che scegliere questa specialità.” – ha affermato il capo squadriglia, Chiara.

Come sappiamo voi avete deciso di confrontarvi con altre squadriglie di altre regioni d’Italia. Potete raccontarci  la vostra esperienza? Vi siete confrontati con squadriglie maschili?”– “ Sì, la prima chiamata che abbiamo fatta è stata quella con le Aquile del Parma 3. Questa squadriglia che abbiamo contattato , a differenza del nostro reparto, è una squadriglia maschile.   Loro sono circa 6/7 in squadriglia e  il loro reparto è costituito da  due squadriglie maschili e due squadriglie femminili. Queste due squadriglie hanno un maggior numero di componenti rispetto a quelle maschili,  sono circa 10 ragazze per ogni squadriglia. I ragazzi ci hanno raccontato anche che sono molto in sintonia con i loro capi e che spesso escono insieme anche solo per una pizza.  Una  differenza  tra il nostro gruppo e il loro è quella di  non avere i castorini ma sono presenti il braco e il reparto. In questo periodo di quarantena anche loro sono rimasti uniti e attivi come reparto e hanno continuato a fare le specialità di squadriglia per quello che era possibile.  Inoltre hanno fatto dei video dove si rendevano disponibili a portare la spesa ai più anziani del loro palazzo e hanno svolto come noi una gara di cucina virtuale.” – risponde il vice Sofia Vittorini.

“Avete fatto un incontro con squadriglie femminili? Che differenze avete trovato tra il vostro reparto e il loro?” – “ Per esempio, abbiamo contattato  la squadriglia femminile degli aironi che  fa parte del reparto di Pavia. La loro squadriglia è formata da 6 persone.  A differenza del nostro reparto il loro campo estivo è composto da una gara di cucina e da un  “hyke”, dove  il primo,  il secondo e il terzo anno  camminano per  un giorno separati dal quarto anno che fa un “hyke” da solo . Ovviamente come in ogni campo estivo che si rispetti vi sono delle gare sportive e il reparto di Pavia svolge delle  olimpiadi preparate dai loro capi, dove se si vince  viene consegnato un ciocco che dichiara la tua vittoria. Ciò che mi ha colpito di più è che loro consegnano la fiamma ad un ragazzo/a del primo o del secondo o del terzo o del quarto anno che si è comportato bene durante l’anno . Chi ha la fiamma inoltre,  rimane al suo posto in quadrato.  Nel nostro reparto invece, la fiamma viene consegnata alla squadriglia che arriva seconda al campo estivo e alla squadriglia arrivata prima ala campo invernale.  Ogni squadriglia può avere più di un grido che possono inventare loro stessi anche sul momento.” – afferma Claudia, ragazza del secondo anno. Nell’intervista fatta a tutti i membri della squadriglia delle Antilopi, possiamo vedere come ogni reparto ha le proprie tradizioni e di quanto sia bello confrontarsi con altre persone. 

“Avete incontrato altre squadriglie e differenze?”

“ Sì, le maggiori differenze le abbiamo riscontrate con  la squadriglia dei puma di Milano 31. Sono una squadriglia femminile composta da 7 ragazze. Il loro reparto è molto diverso dal nostro, infatti loro non fanno le riunioni di reparto, cosa che noi facciamo regolarmente ogni settimana. Loro invece si vedono tutti insieme raramente per le uscite, ma danno invece molta   importanza alle riunioni di squadriglia che fanno anche più di una volta a settimana.  Il loro campo estivo non è tanto diverso dal nostro tranne per qualche piccola differenza. Loro non costruiscono un vero e proprio angolo di squadriglia, ci hanno infatti raccontato che per i 15 giorni di campo non hanno una cucina rialzata come noi ma  la loro idea di angolo è quella ad esempio di una sopraelevata. Le loro attività del campo non variano di tanto dalle nostre, anche loro hanno un torneo, le olimpiadi, una sola gara di cucina e il momento della preghiera. Un’attività che ci è piaciuta in particolare del loro campo è quella del ballo di fine campo, in cui si vestono eleganti e si invitano tra loro e visto che ci è piaciuta molto pensavamo di poter portare questa idea anche nel nostro reparto. Rispetto a noi, il loro “hyke” è di due tipi, ne fanno uno di reparto e uno di squadriglia e non fanno il ride. Anche loro tutto l’anno sono in sfida tra squadriglie per aggiudicarsi il primo posto al campo estivo, ma al contrario nostro chi vince non si aggiudica la fiamma, ma viene assegnata a chi si crede sia stata più di esempio durante il campo e tutto l’anno.” – secondo Chiara.

“Cosa avete imparato da quest’esperienza?”

“Abbiamo imparato che anche se abbiamo la stessa legge, lo stesso obbiettivo e le stesse idee sul mondo, non siamo completamente uguali. Ognuno vive quest’esperienza in modo diverso anche se siamo simili. Non importa come sei, che fai nella vita o cosa vorrai essere un giorno, ma contano le azioni che porti a termine  grazie  ai valori che segui. Anche se non siamo potute andare in Spagna, quest’esperienza ci è servita ha capire come per esempio stanno affrontando la quarantena le altre squadriglie, a fare anche nuove conoscenze e a confrontarci con mondi così vicini ma anche diversi.”

Le antilopi

Chiara, Elisa, Chiara, Claudia, Sofia ed Elisabetta

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