Domenica 14 maggio 2017 il reparto Martin Luther King si è preparato ad affrontare un’avventura alla scoperta dei colori della primavera nel Parco regionale urbano del Pineto.

Per l’occasione abbiamo avuto la grandissima fortuna di essere guidati da Lorenzo ed Eleonora, due volontari della LIPU. Ci hanno fatto scoprire tutti i suoni e i colori del parco, che spesso noi non notiamo perché poco attenti a quello che ci circonda, e ci hanno affascinati spiegandoci le meraviglie del mondo vegetale, come per esempio la tecnica con cui la sughera protegge le sue foglie dal caldo con una particolare cera o la leggenda sulla nascita della roverella, secondo la quale un uomo, dopo aver stretto un patto con il diavolo, avrebbe avuto bisogno di un albero che conservasse le foglie sui rami anche durante l’inverno e questa quercia lo avrebbe accontentato, tenendo le sue foglie fino alla primavera successiva.

Grazie a loro abbiamo imparato che il gheppio (un uccello che abbiamo visto nel nostro parco), si chiama falco tinnunculus e ama costruire il suo nido sotto tunnel o archi (è facile ricordarlo perché tinnunculus richiama un po’ la parola “tunnel”), che ci sono alcuni centri speciali che studiano le migrazioni degli uccelli tramite la tecnica dell’inanellamento e anche che la sabbia nel pineto non è stata portata da qualche persona sbadata ma è lì da tantissimo tempo, perché prima c’era il mare.

Anche se non siamo stati silenziosissimi, siamo comunque riusciti a vedere e sentire tante cose, abbiamo scoperto che nel parco urbano crescono delle orchidee spontanee e siamo riusciti a vedere un uccellino che si chiama Verzellino. Per fortuna Eleonora e Lorenzo sono stati pazienti e hanno risposto a tutte le nostre domande, siamo tornati a casa con tante domande in meno e con un po’ di passione in più per lo studio della Natura, cosa che BP ci augurava di coltivare sempre.

La cosa più bella quando si incontra qualcuno con una passione così grande per la natura è capire che quando riusciamo a non essere ciechi alle sue bellezze[1] o ci preoccupiamo di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato, siamo tutti parte della stessa grande famiglia, anche senza aver fatto la promessa!

   

 

 

[1] “L’uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere.” B.P.
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